Comune di San Sperate - Comunicazione - 60/2021

Risultati definitivi test screening per SARS-COV 2 --- campagna screening Sardi e Sicuri

Oggetto: Risultati definitivi test screening per SARS-COV 2 --- campagna screening Sardi e Sicuri

Anno
2021
Settore
Istituzionale
Tipo
Comunicazione
Numero
60
Data inizio pubblicazione
30/03/2021

Dati definitivi della campagna Sardi e Sicuri a San Sperate, test screening per SARS-COV 2

I cittadini che tra sabato e domenica si sono sottoposti al test screening per SARS-COV2 sono stati in totale 1480Di questi 25 sono risultati positivi al test rapido quindi richiamati nella stessa giornata insieme ai loro contatti diretti per essere sottoposti a test molecolare. 

In totale, sempre tra sabato e domenica, sono state richiamate e sottoposte a tampone molecolare 81 persone

Di questi 81 tamponi in nove persone è stata confermata la positività

Cinque di questi però risultano essere persone non di San Sperate (che evidentemente si sono presentate allo screening avendo già dei sospetti di contagio).

In definitiva i compaesani risultati positivi emersi in questa giornata di test sono in totale quattro.

Tra questi non è stata segnalata la presenza di alcuna variante.

Piccola riflessione

1480 persone che si sono sottoposte al test è tutto sommato un buon numero, in linea con le percentuali che più o meno si sono registrate nelle altre comunità. E' chiaro che si spera sempre in una partecipazione che sia la più ampia possibile, ma occorre tenere in considerazione che molte persone hanno partecipato ai test  fatti con l'iniziativa Ad Adiuvandum. Molti hanno eseguito test per proprio conto, per una visita medica, per questioni lavorative, per viaggio etc. etc. o in altre occasioni (ricordo per esempio i test eseguiti ai bambini delle classi interessate da casi di positività). Quindi in realtà, seppur tanti potranno averlo fatto più volte, le persone che in un modo o nell'altro hanno eseguito un controllo tramite test sono in totale sicuramente molte di più.

Ci sono poi le persone che non credono in questo tipo di iniziative, che pensano non siano di alcuna utilità o sono addirittura contrarie. Inoltre i test non erano in questo caso un obbligo, quindi chi ha scelto di non farli va rispettato.

Voglio però ricordare quello che i medici, che sono impegnati in queste iniziative, mi ripetono quasi come fosse un "mantra".

Fare i test è importante, non perché si va a “stanare” positivi, ma per individuare possibili catene di contagio di persone asintomatiche, quindi inconsapevoli di essere portatori del virus in modo da contribuire a limitarne la diffusione interrompendo le cosidette "catene di contagio" e, soprattutto, evitare che inconsapevolmente contagino persone più fragili con le conseguenze che ormai ben conosciamo.

Ma non è solo questo il motivo importante, e già da solo lo sarebbe, per cui sottoporsi a questi test. Questo virus viene studiato da circa un anno e, con uno sforzo eccezionale, si è arrivati a tempi di record ad avere i primi vaccini e le prime cure. Tuttavia rimane un virus complesso e ancora poco conosciuto, per poterlo studiare occorrono dati, molti dati: quali persone colpisce e se alcune in particolare più di altre, come si diffonde, come si manifesta nelle persone e via dicendo. Con i dati si possono ricavare elementi utili per conoscerlo meglio e, di conseguenza, affrontarlo e sconfiggerlo definitivamente.

Ultima considerazione.

Come avete potuto leggere o sentire dai media sono tanti i paesi che a seguito di queste campagne di screening hanno attivato la zona rossa per aver sforato il famoso parametro di 250 positivi ogni 100.000 abitanti.

Come più volte ho avuto modo di spiegare non sono particolarmente affezionato a questi parametri che sono certamente utili e indispensabili per avere dei riferimenti (se si sanno leggere i numeri non mentono mai). Tuttavia rimango convinto che le scelte sui provvedimenti restrittivi, o di apertura, non si possono riferire solo a questi in maniera automatica senza una valutazione più ampia e ragionevole.

Detto questo, il calcolo di questo parametro per San Sperate è facilmente rilevabile. Prima di questo screening avevamo dodici positivi risultanti in elenco ai quali si aggiungono i quattro emersi dai test che portano così il totale a San Sperate a 16 positivi totali.

Questo significa che il parametro ogni 100.000 abitanti calcolabile per San Sperate (considerando tutti i positivi) è  pari a 189, se consideriamo solo quelli dell'ultima settimana (come da regola) è di 71 . Dato che conferma, secondo le regole attuali, San Sperate in zona arancione (la zona rossa dovrebbe scattare superato il parametro dei 250 ogni centomila).

Grazie a questo test possiamo avere maggiore consapevolezza della situazione della diffusione del Covid -19 nel nostro paese, che rimane sempre presente in maniera significativa ma che ci permette di anche di poter vivere con maggiore serenità. La zona rossa per noi è ancora lontana (se continuiamo a rimanere attenti).

Considerato quanto sta avvenendo in altri luoghi posso comunque, alla luce di questi risultati, esprimere soddisfazione e ringraziare tutti per l'impegno profuso nel contenimento del virus.

Il Sindaco 

Enrico Collu

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