Comune di San Sperate - Comunicazione - 112/2020

Nuovi casi di positività al Covid-19 a San Sperate. Alla data del 8 ottobre 2020 sono nove i casi attivi riscontrati ufficialmente

Oggetto: Nuovi casi di positività al Covid-19 a San Sperate. Alla data del 8 ottobre 2020 sono nove i casi attivi riscontrati ufficialmente

Anno
2020
Settore
Istituzionale
Tipo
Comunicazione
Numero
112
Data inizio pubblicazione
08/10/2020

Buongiorno

Oggi è arrivata la comunicazione ufficiale della presenza di altri due compaesani positivi al Covid-19, una persona  ai domiciliari e un'altra risulta ricoverata.

Attualmente a San Sperate sono presenti nove persone positive al Covid-19 e un guarito che si aggiunge agli altri otto del periodo precedente al lock down.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria a oggi a San Sperate sono quindi 18 le persone risultate positive al Covid-19 di cui 9 lo sono attualmente e nove sono state dichiarate guarite.

Quello che risulta evidente è che il numero delle persone contagiate continua a salire, numero probabilmente destinato a salire ulteriormente nei prossimi giorni. Come era previsto il Covid-19 ha ripreso a girare prepotentemente nelle nostre case, motivo che mi spinge a chiedere con insistenza la vostra comprensione e una maggiore attenzione nell'osservanza delle azioni che possono aiutarci a contenerne la diffusione.

Tuttavia i segnali che giungono sono che esiste e resiste un certo numero di persone che continuano a sottovalutare il problema, altri continuano persino a negarne l’esistenza insieme alla necessità di adottare le misure di contenimento, misure che proprio oggi sono state ulteriormente inasprite. Considerato l’andamento della curva epidemiologica, inevitabilmente.

Se fino a oggi si è cercato di utilizzare il richiamo al buon senso, e il ricorso alle sanzioni è stato centellinato, è ormai chiaro che questo non basta. Come ho precisato più volte disporre controlli h24 in tutto il paese, e in tutte le situazioni, è praticamente impossibile. Cercheremo tuttavia di intensificarli e sanzionare chi verrà trovato inadempiente agli obblighi. Vi ricordo che le sanzioni sono molto salate.

Quello che vorrei riportare alla vostra attenzione, oltre il pericolo che corrono soprattutto le persone più a rischio salute come anziani (o con altre patologie), è tutto ciò che consegue dal contatto con persone positive quando ci viene imposto l’obbligo di quarantena.

Se un genitore di un alunno o il bambino stesso, oppure un insegnante, venisse trovato positivo significherebbe la chiusura della classe e l’impossibilità di riprendere le lezioni fino all’esecuzione di tutti i controlli e i tamponi.

Stessa cosa se venisse trovato positivo un dipendente di un’azienda, questo significherebbe il fermo di tutti i collaboratori con le stesse modalità.

Ancor peggio se persone con sintomi, ignorando le indicazioni sanitarie, chiamano il 118 omettendo di avere sintomi. Se la persona soccorsa risulta positiva tutto l’equipaggio viene messo in quarantena e quindi impossibilitato ad eseguire altri interventi per almeno una decina di giorni (sempre che non si sia positivizzato nel frattempo). Se questo accadesse più volte domandiamoci: se per qualsiasi motivo, anche non legato al covid-19, stessimo male e gli equipaggi sono quasi tutti in quarantena, chi verrà a soccorrerci?  

Potrei continuare con mille esempi, quello che voglio cercare di far comprendere a tutti è che le misure di protezione sono l’unico sistema per impedire che si arrivi inevitabilmente a un nuovo blocco totale del sistema con tutte le conseguenze che ne derivano. Urge la necessità assoluta che di questo ne diventiamo consapevoli e molti, lo so per certo, lo sono già, ma, dobbiamo esserlo tutti.

Pur nel rispetto delle opinioni di tutti, permettetemi inoltre di farvi osservare che, specialmente in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo, trovo fastidiose e inutili le continue polemiche e contestazioni (in particolare sui social) sia delle misure di protezione adottate da Governo e Regione, come quelle sull’utilizzo di strumenti come l’app immuni. Queste iniziative possono invece concorrere ad esserci d'aiuto nella convivenza al virus senza ledere minimamente le nostre libertà personali. In questo momento la questione principale è, sopra ogni altra cosa, avere rispetto di noi stessi e degli altri per vincere questa battaglia contro un nemico infido ed invisibile.

Insisto con alcuni suggerimenti

Se avete partecipato a eventi dove si è accertato la presenza di positivi al Covid-19 e l'ATS NON VI HA CONTATTATO significa che non siete nel primo giro di persone che si presume possano essere state contagiate, se questo non vi fa stare tranquilli o crea problemi nell'ambito familiare o lavorativo potete:

 - mettervi in isolamento volontario anche se non esiste l'obbligo;

- anche se non avete nessun obbligo di quarantena verificate almeno per un periodo simile (14 giorni) il vostro stato di salute costantemente;

- evitate di entrare in contatto diretto con persone anziane o ragazzi che vanno a scuola nell'ambito del possibile o comunque utilizzate con molta attenzione i dispositivi di protezione individuale;

- evitate di frequentare i locali pubblici, utilizzate il più possibile la mascherina e l'igienizzazione delle mani;

- per una maggiore tranquillità potete fare un test sierologico, potete farne uno subito e uno dopo 14 giorni per maggior sicurezza;

- se si dovessero manifestare sintomi come febbre, tosse secca, difficoltà respiratorie, contattate immediatamente il vostro medico o pediatra.

In particolare in caso si verificasse l'ultimo punto per informazioni chiamate il numero verde dell'ATS 800311377 (tutti i giorni dalle 8 alle 20), per le emergenze il 118.

IMPORTANTE -----> NON RECATEVI AL PRONTO SOCCORSO.

Per informazioni generali contattate la Protezione civile regionale al numero 800 894 530 (tutti i giorni dalle 8 alle 20) o scrivete a urp.emergenza@regione.sardegna.it

Colgo l'occasione, oltre che per manifestare la vicinanza della Comunità in questi giorni difficili, per augurare a tutti i compaesani colpiti una rapida guarigione e il ritorno alla normalità.

Il Sindaco

Enrico Collu

 

 

 

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