Comune di San Sperate - Comunicazione - 108/2020

Nuovo caso di positività al Covid -19 a San Sperate. Attualmente i positivi al virus sono sette.

Oggetto: Nuovo caso di positività al Covid -19 a San Sperate. Attualmente i positivi al virus sono sette.

Anno
2020
Settore
Istituzionale
Tipo
Comunicazione
Numero
108
Data inizio pubblicazione
03/10/2020

Si registra un nuovo caso di positività al Covid-19 a San Sperate è il settimo. La persona è risultata positiva a seguito di un controllo medico di routine e viene tenuta in osservazione in ospedale, le sue condizioni sono tuttavia buone. Permangono buone le condizioni di salute degli altri sei compaesani attualmente positivi.

Colgo grande preoccupazione in paese per le notizie che in questi giorni si sono diffuse, a partire dall'articolo dell'Unione Sarda ma non solo, e che hanno scatenato una serie di ipotesi, telefonate e panico.

Premettetemi una riflessione

Ormai è più di un mese che la curva epidemiologica ha iniziato nuovamente la sua ascesa, ci siamo detti che iniziava un periodo difficile: quello della convivenza con il virus dove occorre trovare il giusto equilibrio tra il voler continuare la nostra vita, le nostre attività, e la tutela della nostra salute.

A questo proposito è bene chiarire una cosa

Il Virus esiste, non è un’invenzione, non si tratta di una semplice influenza ma di un qualcosa che può causare grossi problemi alla nostra salute, soprattutto alle persone più deboli, agli anziani o alle persone con altre patologie.

Il virus esiste, gli ospedali iniziano ad avere difficoltà in termini di spazio.  Si rischia in questo momento di andare incontro al collasso del sistema sanitario con le conseguenze che tutti possiamo immaginare.

Se tutti noi, nessuno escluso, non assumiamo nel nostro vivere quotidiano comportamenti virtuosi, atti a limitare la diffusione del Virus, ci troveremo in breve tempo a dover subire provvedimenti drastici. E se accadrà stavolta non venitemi a parlare di “limitazioni delle libertà” perché avremo dimostrato che la libertà, in certe occasioni, non la sappiamo gestire.

Registro continue sollecitazioni da parte di alcuni compaesani che ci invitano ad eseguire maggiori controlli e verifiche nei luoghi pubblici. Praticamente dovremmo controllare costantemente bar, ristoranti e locali di vario genere, feste private, piazze e aree giochi o di incontro, distributori automatici, all’ingresso delle scuole e dei parchi, nei circoli, nei funerali, nelle celebrazioni, negli eventi sportivi e via discorrendo.

Credo che tutti possiamo renderci conto, ed essere consapevoli, che è impossibile fare questo con una costanza e una presenza tale da garantire dei risultati tangibili. Ad ogni modo faremo la nostra parte e già da subito i controlli in collaborazione con le forze dell’ordine sono intensificati.

Ma oltre i controlli reputo più importante che sia la nostra comunità a dimostrare maturità e senso civico. Si tratta anche e soprattutto di una crescita culturale a cui non dobbiamo e non possiamo sottrarci. Insisterò sempre su questo aspetto.

Abbiamo già dimostrato di poterlo e saperlo fare, ricordo le manifestazioni di questa estate portate avanti con grande rispetto delle norme e delle linee guida insieme ai tanti esempi di comportamenti virtuosi tenuti dalle nostre aziende, dalle nostre attività produttive ma, anche da parte di tanti compaesani.

Purtroppo non tutti

Ancora tanti sottovalutano la pericolosità e l’insidia che questo virus porta con se, di quanto sia imprevedibile e incontrollabile. Lo dimostra anche quanto sta accadendo in questi giorni, occasioni di festa diventate per alcuni quasi un incubo a causa della presenza di persone positive e della paura di poter essere contagiati.

Ma perché, mi domando, solo ora che abbiamo scoperto che in queste occasioni erano presenti persone positive ci preoccupiamo?  Ditemi, quando si trattava di utilizzare le mascherine e evitare abbracci o contatti fisici, ve ne siete fregati o avete seguito gli accorgimenti previsti?

La questione è molto semplice: se avete seguito gli accorgimenti avete veramente poco da preoccuparvi; se invece non lo avete fatto preoccupatevi il giusto, prendetevela soprattutto con voi stessi e non con il sistema che non funziona e che serva da lezione a tutti noi. Troppo facile fregarsene delle regole e poi pretendere che tutto il resto funzioni alla perfezione quando ci troviamo nei guai, non vi pare?

Faccio anche notare che ci preoccupiamo quando sappiamo per certo di avere partecipato a situazioni con presenza di persone la cui positività è stata accertata, ma non lo facciamo dimenticando che potrebbero essercene altre, asintomatiche, che nessuno ha individuato e che potremmo a nostra insaputa incontrato in tante occasioni, magari in un bar o all’ingresso delle scuole. E' per questo che occorre tenere il distanziamento, utilizzare le mascherine e tutto il resto senza ricominciare con la storia che occorre sapere chi è positivo per capire se si è venuti in contatto o meno con lui. Questo in realtà non è detto che potrebbe essere di aiuto, in alcune occasioni particolari abbiamo visto di si ma, in altre (la maggior parte) proprio per quanto ho appena scritto, servirebbe solo a darci false sicurezze.

Nonostante tutto questo, che è palese e davanti agli occhi di tutti, esiste ancora chi, manifestandolo pubblicamente, nega l’utilità dei dispostivi di protezione individuale e la pericolosità del virus. Non voglio nemmeno entrare in questo dibattito però una cosa è certa, in determinati luoghi e occasioni i dispositivi di protezione individuale (mascherina) sono un obbligo di legge, come è obbligo non creare assembramenti e rispettare una serie di disposizioni in determinate occasioni. Se per il mancato rispetto di queste cose verrete sanzionati in futuro non lamentatevi.

Onde per cui, d’accordo o no, per rispetto degli altri e per senso civico rinnovo l’invito a attuare, sempre, tutte le azioni ritenute indispensabili e obbligatorie dalle norme e che possono limitare la diffusione del Covid-19, norme che ormai dovremmo conoscere a memoria.

Il Sindaco

Enrico Collu 

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