Murales
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L’idea del Paese museo nacque nel 1968 su iniziativa di Pinuccio Sciola con il sostegno di tutti gli abitanti di San Sperate.
Nel maggio 1968 i muri esterni di alcune tipiche case del centro storico di San Sperate, tradizionalmente realizzate in mattoni crudi, furono intonacati e imbiancati dagli stessi abitanti del quartiere.
Pinuccio Sciola con l’aiuto di un gruppo di artisti, ebbe allora l’idea di dipingere quelle pareti bianche, dando così inizio ad “un progetto artistico” che continuerà fino ai giorni nostri.

Murales-vico San Giovanni 

Oggi  i murales vengono realizzati anche con lo scopo di valorizzare gli spazi urbani riproponendo temi e oggetti appartenuti al mondo rurale. Nello stesso tempo si vuole dare un maggiore spessore anche alle problematiche ambientali: così in qualche spiazzo abbandonato vengono messi in mostra mole di frantoio (mobas), bacili di trachite (laccus), lavatoi, macine di granito; oppure vengono piantati, ad esempio, alberi di arancio e di limone.


 
 

Estate 1999: via S.Giovanni. Murales eseguito da un gruppo di giovani artisti ungheresi. Il dipinto prende spunto dal "pane carasau", detto anche "carta da musica", caratteristico delle zone settentrionali dell'isola


Gennaio 2ooo: Daniel Wogenstein, 22 anni, proveniente da Tubingen-Germania, mentre dipinge un murales in via Enrico  marongiu.

Murales-via Decimo
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L’iniziativa trovò il consenso  da parte di tutta la  popolazione di San Sperate cosicché, proprio come si usava fare una volta durante le feste contadine, accanto alle pitture murali vennero esposti i prodotti più belli dell’artigianato locale.
Col tempo, i murales acquisteranno così un significato particolare diventando il prodotto spontaneo di una società contadina che vuole raggiungere i grandi centri istituzionali e le università, al fine di far conoscere le proprie tradizioni e i propri sentimenti popolari.

 La Mietitura: murales di Giovanni Farci

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Contemporaneamente i gruppi teatrali, le danze e i concerti diventano nuovi elementi di richiamo che contribuiscono a far conoscere la cultura del popolo sardo attraverso la sua musica, la sua lingua, i suoi usi e le sue tradizioni.
Dal 1968 si inizia così a registrare un grande interesse verso San Sperate e molti artisti italiani e stranieri si stanno adoperando per portare il proprio contributo pittorico in questo splendido paese

Murales-via Nuova

Murales-via Bau  Ninni Cannas

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