Le prime notizie sull’esistenza
della piccola
chiesa di Santa Lucia sono
state rinvenute in un antico decreto del 1599, redatto dall’arcivescovo
di Cagliari Laso Sedeno.
In passato, la chiesa doveva
essere stata un importante santuario campestre: la scoperta di diverse
sepolture sotto il pavimento, avvenuta in seguito ad un recente restauro,
ne confermano poi l’uso come cappella antica.
Essa conserva tuttora parti
architettoniche in stile romanico e pertanto è possibile ipotizzarne
l’esistenza, come luogo di culto, già in età Bizantina.
Alcuni elementi, come la
copertura lignea e la facciata della chiesa, con il bel portale d’ingresso,
la finestra ovale e il piccolo campanile a vela, fanno pensare inoltre
ad una riplasmazione settecentesca dell’impianto precedente.
Panoramica dell'interno
Il legame con culti nuragici
potrebbe essere confermato anche dalla presenza, all’interno della chiesa,
di un pozzo a canna cilindrica, rivestito di ciottoli fluviali, che, secondo
un’antica credenza popolare, è considerata una fontana d’acqua miracolosa.
La presenza di un tratto di rivestimento circolare, più profondo
rispetto a quello quadrato di epoca più recente, farebbe pensare
ad un suo utilizzo, in epoca nuragica, come pozzo sacro.
Un possibile raccordo tra
la venerazione di Santa Lucia e preesistenti culti precristiani è
suggerito, inoltre, anche dalla posizione stessa della chiesa, nel cuore
dell’abitato nuragico, punico e romano.
Statua di Santa Lucia:
altezza 85
cm su base 30x30
Tabernacolo
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Veduta esterna della
chiesa
La struttura della chiesa
è comunque abbastanza modesta: essa è costituita da un'unica
aula rettangolare senza abside e senza cappelle laterali.
L’unico altare fu costruito
secondo canoni tardoseicenteschi.
Il fregio che l’adorna è
caratterizzato dalla presenza dei simboli della palma, del libro, dell’occhio
del pugnale e del crescente lunare. Quest’ultimo, in particolare, farebbe
pensare all’esistenza di un precedente culto riguardante una divinità
femminile nuragica, lunare, venerata anche nel periodo punico (Tanit) e
romano (Diana). |
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Altare maggiore
All’interno della chiesa
è inoltre presente una statua lignea di S. Lucia, molto antica,
che è stata restaurata nell’ottobre del 1995.
Essa rappresenta la Santa
vestita di un ricco drappeggio e di una cintura decorata, che con la mano
destra regge un piattino dorato sul quale dovevano trovarsi, secondo l’iconografia
classica, due occhi che sono andati evidentemente perduti.
Statua di Santa Lucia. Dimensioni
della scultura: altezza 85 cm circa, su base 30 x 30.
Particolare del fregio
dell'altare
Piccola nicchia realizzata
sulla
parete sinistra
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