La
coltivazione del lino
La semina avveniva in aprile
o prima; verso giugno le piantine erano raccolte e messe al sole a seccare,
si raccoglievano poi a mazzi, si pestavano e si portavano al fiume. I pezzetti
venivano fermati con dei sassi per impedire che la corrente li portasse
via e restavano immersi nel fiume per circa quindici giorni. L’impasto
così ottenuto veniva prima lasciato asciugare e poi veniva pestato
con un bastone s’organu per togliere le pagliuzze e lasciare il
lino.
Il lino così ottenuto
veniva preso a mazzetti e attorcigliato, dopo di che veniva arrotolato
sul rigonfiamento di una canna Sa Cannugada. Infine veniva lavorato
al fuso.
Con il lino e il cotone
si realizzavano lenzuola, tovaglie e pizzi finemente lavorati.
I punti più usati
erano: il punto croce, Su puntu in gruxi, e l’intaglio, s'intagliu
I lavori realizzati col
punto croce presentavano colori molto forti come il rosso, il blu, il verde
e il rosa. Generalmente lo si usava per ricamare “Is cifras”, cioè
le iniziali in tovaglie, lenzuola e asciugamani.
Grembiule delle feste
recante grosse
cifre ricamate col punto
ad "intaglio."
Altro esempio di lenzuolo
di fine 800
con cifre ad "intaglio"
e "sfilato"
lungo i bordi.
Is pannixeddus, asciugamani.
Quelli da cucina erano di
cotone tessuti con disegni a rombi o disegni ottagonali erano sfrangiati
o tutt’al più lavorati a jour.
Su Lettu a cortina,
letto a baldacchino.
Presentava i migliori ricami
che le donne del paese eseguivano sia al telaio che a mano:
Era formato da quattro materassi
di crine o empidroxu, un’erba che cresceva negli acquitrini. Questi
materassi poggiavano su is crispinis ossia cavalletti con
delle tavole. Sul letto si metteva sa fanniga tessia, un copriletto finemente
tessuto al telaio. Ai bordi c’era su ingirialettu, ossia una striscia
di lino misto a cotone anch’esso tessuta al telaio e con funzioni decorative.
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Arazzo in punto croce
risalente
alla fine dell'800.
Il telaio antico.
“L’intaglio” era molto
diffuso già nell’ottocento. Lo si usava per ricamare lenzuola, federe
e i grembiuli (Is antalenis), che si indossavano in occasione di
battesimi, matrimoni e altre feste.
Esistono ancora delle persone
che lavorano al telaio e i loro lavori vengono esposti in occasione della
sagra delle pesche.
Sa furriada
Era una striscia in tela
bianca, ricamata col punto ad intaglio, che in occasione delle feste e
a scopo ornamentale si metteva sopra il lenzuolo.
Sa fànuga tessia
(Il copriletto tessuto al
telaio)
Era caratterizzato da tre
teli di circa 1,5 metri ciascuno cuciti assieme.La grandezza dei teli dipendeva
dalla larghezza effettiva del telaio che era di 1,50.
Saccus po incungiai
erano i sacchi per la raccolta
del grano nell’aia, s’argiola
Is Coberibangus, copri-cassapanche
e copri-tavoli.
Si utilizzavano molto i
colori giallo, verde, rosso e soprattutto viola.
Lavori di oltre cento
anni eseguiti ad "intaglio", esposti
in via San Giovanni in
occasione della
Sagra delle Pesche.
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